GINOCCHIO

Le patologie
del ginocchio



Gonartrosi


La gonartrosi è una condizione patologica degenerativa che interessa la cartilagine articolare del ginocchio e rappresenta una delle patologie più comuni in ambito ortopedico. Sono stati identificati diversi fattori di rischio come predisponenti per lo sviluppo di artrosi di ginocchio: l’età avanzata, il sesso femminile, l’obesità, un cattivo allineamento del ginocchio, precedenti interventi di meniscectomia e una predisposizione genetica.

-Dolore;
-Limitazione funzionale;
-Rigidità;
-Gonfiore;
-Zoppia.
E’ importante affidarsi ad uno specialista per ricevere un esame clinico completo del ginocchio necessario ad inquadrare il problema. La diagnosi, spesso, è clinica e viene confermata dall’esecuzione di semplici RX delle ginocchia, meglio se in carico, nelle 2 proiezioni standard (antero posteriore e laterale) più un assiale di rotula a 45°.
-Riposo;
-Calo ponderale;
-Crioterapia;
-Terapia antinfiammatoria;
-Esercizio fisico, cyclette, nuoto;
-Ginnastica di rinforzo della muscolatura della coscia;
-Ciclo infiltrativo con acido ialuronico.
Nei pazienti con ridotta qualità di vita, dolore persistente e fallimento del trattamento conservativo è consigliato l’intervento chirurgico di protesi di ginocchio. Esistono 2 tipologie diverse di protesi di ginocchio:
-Protesi monocompartimentale: nel caso di diagnosi di artrosi di un solo compartimento del ginocchio (mediale o laterale).

-Protesi totale: nel caso di diagnosi di artrosi bi o tri-compartimentale.

Il recupero post-operatorio spesso inizia il giorno stesso o il giorno dopo l’intervento. Al paziente è permesso, fin da subito, deambulare con l’ausilio di due stampelle con un carico a tolleranza. La degenza ospedaliera media è di circa 3-5 giorni. Dopo circa 1 mese potrà abbandonare le stampelle ed iniziare a svolgere le normali attività della vita quotidiana. Il recupero completo viene raggiunto dopo 3/4 mesi.

Lesioni meniscali


Le lesioni meniscali sono la causa più frequente di interventi chirurgici al ginocchio.Sono sostanzialmente di due tipi: lesioni traumatiche e lesioni degenerative. Le lesioni traumatiche, tipiche nei pazienti giovani, occorrono a seguito di un trauma rilevante che lede un menisco in precedenza integro. Le lesioni degenerative sono tipiche dell’anziano. L’evento traumatico spesso è minimo e va ad agire su un tessuto meniscale già usurato dall’età.

La maggior parte delle lesioni meniscali può essere dedotta da un’anamnesi accurata e da un esame clinico completo del ginocchio da parte dello specialista. I sintomi clinici più rilevanti sono il dolore, sul versante mediale o laterale dell’articolazione, il gonfiore ed in alcuni casi un blocco articolare del ginocchio. La RMN del ginocchio è l’esame di imaging di elezione per fare diagnosi di patologia meniscale.
-Riposo funzionale;
-Crioterapia;
-Terapia antinfiammatoria in caso di dolore acuto;
-Cicli di fisioterapia mirati al rinforzo isometrico quadricipitale e allo stretching funzionale;
-Antinfiammatori in caso di dolore acuto.
Esistono 2 diversi tipi di trattamenti chirurgici artroscopici. La scelta dipende da diversi fattori (tipo, sede ed estensione della lesione, età del paziente). La meniscectomia è indicata per le lesioni meniscali non riparabili e consiste nella resezione del frammento che provoca dolore. La sutura meniscale consiste nel riparare la lesione permettendo di salvaguardare l’integrità e le funzionalità del menisco.

Il paziente può essere dimesso il giorno stesso dell’intervento. Nel caso di meniscectomia la riabilitazione può essere fin da subito aggressiva. Gli obiettivi sono un carico immediato, recupero della completa articolarità e il ripristino della forza del quadricipite. Nel caso di sutura meniscale è necessario, all’inizio, limitare il carico e la flessione del ginocchio al fine di proteggere il menisco appena riparato.

Lesione legamento crociato anteriore


La lesione del legamento crociato anteriore (LCA) è la più comune lesione legamentosa del ginocchio e si verifica soprattutto durante le attività sportive. La lesione del LCA può avvenire in seguito a traumi di variabile intensità (contatto diretto, indiretto o senza contatto) e può determinare instabilità articolare con interessamento di altre strutture. Le associazioni più frequenti sono lesioni meniscali, cartilaginee e di altri legamenti o distacchi ossei.

La diagnosi è inizialmente clinica. Il paziente racconta di aver avvertito un dolore improvviso spesso accompagnato da uno schiocco udibile con immediata disabilità e sensazione di cedimento articolare. Il ginocchio si presenta tumefatto, dolente e caldo spesso atteggiato in semi-flessione. La RMN è l’esame di imaging di elezione per fare diagnosi di lesione del LCA e per la valutazione delle lesioni associate.
Il trattamento conservativo è un’opzione riservata ai pazienti non sportivi o con scarsa richiesta funzionale. Obiettivo principale è il recupero dell’articolarità in estensione tramite il controllo neuromuscolare del quadricipite. Successivamente il paziente dovrà seguire un programma riabilitativo specifico che punti ad un equilibrio del rapporto tra quadricipite e flessori e ad un recupero della propriocettività.
L’intervento viene eseguito in artroscopia e prevede una prima fase diagnostica in cui viene confermata la lesione. Successivamente si procede al prelievo e alla preparazione dell’innesto che fungerà da neolegamento. Il chirurgo può utilizzare, in base alla propria preferenza, diverse tecniche chirurgiche oltre che diversi graft (tendine semitendinoso e gracile, tendine rotuleo o allograft) e sistemi di fissazione.
Il paziente viene dimesso il giorno dopo l’intervento e potrà camminare fin da subito con l’ausilio di due stampelle. Obiettivo iniziale è il recupero dell’articolarità completa del ginocchio. Si prosegue in palestra con gli esercizi di rinforzo della muscolatura e di allungamento dei flessori. Ove possibile viene inserito un programma di lavoro in acqua. Il ritorno allo sport agonistico avviene dopo 6-7 mesi.

Dr Claudio Lacagnina

Ortopedico


Ho iniziato la mia formazione presso l’Università degli Studi di Palermo dove ho ottenuto, nel luglio del 2015, la Laurea in Medicina e Chirurgia con punteggio di 110/110 e lode. Dal 2016, presso l’Università degli Studi di Milano, ho iniziato il mio percorso di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia lavorando nei vari reparti dell’ I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, uno dei centri d’eccellenza in Italia per la chirurgia ortopedica.

A novembre del 2021 ho conseguito la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, con punteggio di 70/70 e lode discutendo una tesi dal titolo: “One day surgery nelle protesi monocompartimentali mediali di ginocchio: studio prospettico comparativo con un follow-up di 3 mesi”.

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita.